Il reuccio di Giordania Abdallah, dopo avere trescato per anni coi terroristi nella speranza di "acchiappare" un pezzetto di Siria e forse anche la ricca e importante città di Daraa, vista la mala parata per le fortune takfire ha pensato bene di iniziare un processo di riappacificazione e riconciliazione con Damasco e il Presidente Assad.
Ma ovviamente i grassi e corrotti emiri del petrolio wahabiti non prendono di buon grado lo 'sganciamento' dei loro complici, così si spiega la recente offensiva (in massima parte portata avanti da uomini di Al Nusra, o comunque di sentimenti takfiri filosauditi, filo-UAE e simili...) scatenata a Daraa, nel tentativo di riaccendere un fronte 'caldo' sulla porta del regno ascemita.
Comunque le forze di Re Hussein hanno fatto del loro meglio per sigillare il confine, respingendo anche i terroristi feriti che venivano a chiedere cure e assistenza, come ne avevano ricevute tante (troppe!) volte tra il 2011 e il 2015.
Il nano anglohascemita invece che pretendere il maltolto dai sauditi preferirebbe rubare ciò che non è suo, come lo squallido e ladro turco. Vergona. Il posto giusto per i viagliacchi di tal fatta è l'inferno.
RispondiEliminaMondo cane
Sono d'accordo..anche perchè ieri hanno ammazzato a Daraa con il solito IED piazzato sulla strada,un grosso esponente dell'FSA che partecipò ad Astana per conto della Giordania,in ottica di riconciliazione.
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